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Il caffè protegge dal cancro al fegato



E' stato eseguito, dall'Unità di Epidemiologia dell'Istituto Tumori di Napoli, uno studio per valutare il ruolo del consumo del caffè nell'insorgenza del carcinoma epatico, pubblicato nel mese di Gennaio su "International Journal of Cancer".
Infatti, alcuni recenti studi condotti in Giappone hanno rilevato un effetto protettivo legato al consumo del caffè .




In Italia, in particolare nel Meriodione, si fa largo consumo infatti di tale bevanda ed uno studio su suoi eventuali effetti benefici risulta pertanto di particolare rilevanza.
Per valutarein modo corretto tale correlazione, è stato condotto uno studio epidemiologico caso-controllo a Napoli e Pordenone su 185 casi di epatocarcinoma e 412 controlli (soggetti sani) di età compresa tra i 43-84 anni. Sia ai casi che ai controlli è stato somministrato un questionario validato per la rilevazione delle abitudini alimentari, già utilizzato con successo anche in altri studi sulla dieta.



Questo studio ha paragonato il rischio di cancro epatico in persone che non bevono caffè con quelle che ne bevono 2 tazze al giorno. I non bevitori sembrano avere un rischio doppio rispetto ai bevitori di sviluppare un cancro epatico, inoltre il rischio di carcinoma epatico diminuisce all'aumentare del consumo giornaliero di tazzine sino a 4 o più al giorno . Non emerge nessun dato significativo a proposito , invece, di consumo di caffè decaffeinato.



I nostri risultati confermano, quindi, quanto emerso da precedenti studi su un effetto protettivo del caffè sia sulla cirrosi epatica sia nelle malattie croniche del fegato. L'effetto protettivo risulta maggiore nei soggetti HCV e HBV negativi e che risultino bevitori di bevande alcoliche, anzi l'effetto sembra essere maggiore nelle persone che fanno uso abbondante di tali bevande.
Non è possibile allo stato attuale valutare se l'effetto protettivo sia dovuto alla caffeina direttamente o ad altre sostanze presenti nella bevanda. Il caffè, infatti, è ricco di antiossidanti ed altre sostanze che possono modificare la sintesi enzimatica. Inoltre diversi studi hanno suggerito che il caffè potrebbe inibire l'induzione di GGT e proteggere le cellule del fegato da danni dovuti al consumo eccessivo di alcol. In ogni caso dal nostro studio appare confermato il ruolo protettivo che il caffè esercita sulle malattie croniche epatiche, in particolare sul cancro del fegato.


22/03/2007

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